
Figura leggendaria del country. La sua musica dalle radici "sudiste" contribuì anche all'evoluzione del rock'n'roll. Nacque in Alabama nel 1923 e già da giovanissimo acquistò la sua prima chitarra. Divenne membro del Grand Ole Opry, ma fu licenziato nel 1952. Il Grand Ole Opry era (ed è ancora oggi) un programma radiofonico settimanale di musica country e di concerti che viene trasmesso live sulla radio WSM di Nashville, dal 1925.
La sua era una vita da strada ricca di fascino, ma anche con sbandate tra droga e alcool, motivo per cui a volte non si presentava sul palco per suonare.
La sua morte avvenuta nel '53 durante una tournée suscitò molto scalpore. Non sono ben chiare le condizioni in cui perse la vita; si scoprì tuttavia che un dottore gli aveva prescritto una dose troppo forte di un particolare sedativo.
La sua vita fu un percorso di musica solitaria, senza compromessi, e piena di profonde emozioni.
Due delle sue canzoni più lente, "Your Cheating Heart" e "So Lonesome I Could Cry", sono tra i pezzi "blues" più importanti della sua breve carriera. Pezzi più veloci come "Honky Tonkin'" e "Move It On Over" sono anticipazioni di rock, con un ritmo senza sosta.
Discografia:
- Hank Williams Greatest Hits, Vol. 1 (MGM)
- Hank Williams Greatest Hits, Vol. 2 (MGM)

Va rircodato che esiste una chitarra legata a Hank Williams. Si tratta della Martin (del 1941) D-28, conosciuta appunto come "Hank" in quanto originariamente posseduta da Hank Williams.
Secondo la leggenda, la chitarra passò a Hank Williams Jr. dopo la morte del padre. Si dice che Hank Jr. abbia scambiato la chitarra con "alcuni fucili da caccia" e che sia passata attraverso vari proprietari, come Grant Boatwright e Tut Taylor, prima di finire nelle mani di Neil Young.
Non possiamo verificare se sia andata proprio così, in ogni caso, una volta che Young ebbe la chitarra, soprannominò la D-28 "Hank" e la usò ampiamente nel suo album "Prairie Wind".