Forse qualcuno della mia generazione ricorderà il film- cartone “Charlie, anche i cani vanno in paradiso” (1989- Charlie, all dogs to Heaven), beh per me è stato uno dei cartoni preferiti della mia infanzia. La storia di un’orfanella con i randagi di San Francisco può suonare alquanto triste, ma se si riflette mette insieme due realtà , quella umana e quella animale che sono destinate ad aiutarsi reciprocamente. Credo che questo sia uno dei messaggi più belli da diffondere.
Purtoppo però ancora oggi il randagismo è un fenomeno sempre presente e a livello mondiale ha assunto livelli preoccupanti, anche perché spesso manca la volontà di gestirlo in maniera adeguata. Per non parlare poi di quelle aree del mondo, come ad es. Emirati Arabi, paesi dell’Est- Europa, Asia e America latina, in cui l’animale di strada ha considerazione 0 ed è lasciato addirittura in balia di un destino crudele.
Ma qui vorrei invece raccontarvi di storie belle, di buone pratiche che fanno bene al cuore e che spero possano irradiarsi il più possibile. Una di queste riguarda l’iniziativa promossa dall’associazione animalista “Oipa, Napoli e Provincia” dal titolo “Svuota canili”, un titolo ambizioso ma che sprigiona ottimismo. Il progetto nasce per l’appunto in risposta al grande disagio di sovraffollamento dei canili comunali i quali, anche per convenienza economica, non hanno alcun interesse a migliorare le condizoni dei nostri amici a 4 zampe lì reclusi. Come spiegato da una delle coordinatrici del progetto, i canili comunali sono dati in gestione a privati i quali partecipano ad una gara di appalto e, si sa, il “miglior offerente” (per costo minore) prende la concessione. A questo punto si comprende che con 1€ al giorno, tra spese della struttura e personale, resta poco e nulla per il sostentamento dei cani che vivono anche in 10 in box cementati senza un’adeguata copertura che li protegga dalle condizioni climatiche. Questa rilevante situazione di disagio ha toccato i cuori di chi ha potuto vedere con i propri occhi. Si è così pensato di dover cominciare a fare uscire di lì quanti più cani possibili, anche se con non poche difficoltà per reperire e sostenre uno stallo casalingo/ rifugio previa adozione.
Tuttavia un evento è stato decisivo per l’avvio del progetto e cioè l’adozione di una dolcissima cagnolina di nome Chiara da parte di una famiglia del Varese. L’entusiasmo della famiglia adottante fu espresso con una donazione volontaria all’associazione proprio con il nobile intento di offrire ad un’altra anima la stessa possibilità di Chiara. Proprio questa donazione fu profetica, una manna scesa dal cielo.
Il buon esito del progetto è concepibile solo grazie al sostegno di quanti donano. La donazione è sempre un atto prettamente volontario e vi è anche la simpatica possibilità di diventare “mamma adottiva” (o anche più mamme) con una donazione volta a coprire le spese previe all’ adozione: stallo / pensione / rifugio; cibo; cure veterinarie; educatore (nel caso fosse necessario).
Beh posso concludere col dire che i cani “meritano” il paradiso ma facciamo si che ciò avvenga su questa terra!
Se il tema vi ha suscitato interesse vi consiglio di leggere il prossimo articolo dedicato ad un’altra importante iniziativa promossa dall’associazione animalista a Stoccarda- Germania.